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In ogni grande città il traffico urbano costituisce uno dei problemi più rilevanti, se non addirittura il principale.
La gestione del traffico comporta necessariamente l'emissione e l'imposizione
di norme coerenti per la gestione degli spazi destinati alla viabilità ed alla sosta, il controllo del rispetto di tali norme
e la repressione di comportamenti irregolari o eccessivi.
A Roma è sinceramente difficile individuare una sola di queste caratteristiche, tanto che risulta perfino improprio parlare di gestione.
Innanzitutto, non esiste alcuna sorta di repressione dell'indisciplina. Esistono zone della città dove vigono,
più che le norme più elementari del traffico, prassi consolidate ed incontrastate che lasciano alla discrezione del singolo la facoltà di interpretare le norme a proprio piacimento e vantaggio:
in poche parole si lascia troppo spazio al furbo.
E tale 'spazio' non è necessariamente metaforico. Ci sono tantissime situazioni in città, in cui lo sfruttamento degli spazi a disposizione, in particolare la delimitazione di quelli destinati alla sosta od alla circolazione, non è nè sensata nè razionale.
Tutto ciò ovviamente ha come conseguenza non solo una gestione approssimativa della mobilità , ma anche una drammatica carenza di credibilità di coloro che a questa gestione sono demandati.
Mi ripropongo di raccogliere in questo sito le singole situazioni, le segnalazioni inviate e la conseguente corrispondenza, nonché immagini e video, con lo scopo e la speranza di poter contribuire a sensibilizzare chi di dovere ad affrontare il problema del traffico a Roma in maniera più incisiva, costruttiva ed efficace.